La Corte di Cassazione si è pronunziata con l'ordinanza N. 22738 del 20 ottobre 2020 in merito ad una questione sollevata dall’Agenzia delle Entrate.
L’Agenzia delle Entrate sosteneva che le donazioni elargite in vita dal de cuius dovessero essere sommate ai beni oggetto dell’eredità e che quindi ai fini dell’imposta di successione e delle franchigie previste per gli eredi si dovesse considerare sia il valore dei beni (relictum) al momento della morte del de cuius, sia il valore dei beni donati (donatum) in precedenza.
Con l’ordinanza citata, la Corte di Cassazione ha chiarito che l’imposta di successione si applica (sempre valide le franchigie) alla quota di eredità o del legato, e non si deve sommare ad essa il valore delle donazioni elargite (e già tassate) in vita dal de cuius.
Milano, 4 Gennaio 2021.
Avv. Giovanni Babino
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